A sostenere
da tempo il comparto umbro del tabacco è Jti Italia, realtà che
da oltre 10 anni investe in maniera crescente all'interno della
filiera. Un impegno di lungo corso quello dell'azienda,
culminato lo scorso anno con la sigla di un protocollo di intesa
con il ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e
delle foreste, con cui la società si è impegnata ad acquistare
per i tre anni successivi fino a ventiquattromila tonnellate di
tabacco italiano, la maggior parte del quale proveniente proprio
dall'Umbria.
"L'accordo è stata l'ennesima dimostrazione dell'importanza
che questo territorio riveste per la nostra azienda", a dirlo,
nel corso dell'incontro di Città di Castello sulle future sfide
in tema di sostenibilità, è stato il corporate affairs &
communication director di Jti Italia, Lorenzo Fronteddu. "Una
progettualità di lungo periodo - ha aggiunto - immaginata e
implementata per garantire prospettive di investimento certe e
continuative per i produttori. Come Jti siamo orgogliosi di aver
siglato un'intesa frutto dell'ascolto attivo delle istanze dei
protagonisti della filiera, finalizzata a dare al comparto
maggior stabilità economica e una programmazione strategica di
lungo respiro. È per questo che, con l'accordo siglato con il
Masaf e con l'impegno di investimenti crescenti, abbiamo dato
dimostrazione di credere nel futuro di questo settore". "E siamo
qui - ha sottolineato Fronteddu - proprio perché vogliamo
contribuire a modellarlo, per renderlo sempre più prospero e
competitivo. Continueremo quindi a fare la nostra parte, di
concerto con i produttori e le istituzioni, per stimolare una
crescita sostenibile dell'intera filiera".
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